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A.A.  2013-2014
Dissolvenza
Alessia Spatola
“Tutto si dissolve velocemente, i corpi stessi nello spazio e il ricordo di essi nel tempo”, afferma Marco Aurelio. Tutto ciò che esiste nella realtà, infatti, è destinato gradualmente a mutare e dissolversi nello spazio e nel tempo: una goccia che cade nell’acqua lascia delle tracce via via evanescenti; una foto, inizialmente nitida, perde i suoi colori e le sue qualità; la vita di ogni essere, vivente e non, svanisce. Allo stesso modo, Dissolvenza richiama l’effetto dato da un sasso gettato in acqua, e quindi l’immagine dei centri concentrici che si formano subito dopo attorno. L’acqua è rappresentata da un piano quadrato in marmo, il sasso che cade in essa è un vaso centrale che attraversa il piano e, infine, i cerchi concentrici sono degli intagli che servono ad accogliere le riviste. Questi hanno un andamento asimmetrico e una larghezza che diminuisce gradatamente, spostandosi dal vaso centrale verso l’esterno, quasi a ricordare il movimento di una spirale.
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