Presso la Galleria “Francesco Pantaleone Arte Contemporanea” di corso Vittorio Emanuele, 303 (ai quattro Canti), l’evento di presentazione della rivisitazione in marmo della famosa scacchiera progettata nel 1922 dalla prestigiosa scuola del Bauhaus.
Frutto della sinergia tra il Laboratorio di Disegno Industriale, tenuto dal Prof. Dario Russo, del Corso di Laurea in Architettura LM4, A.A. 2013-2014 dell’Università degli Studi di Palermo e la Palumbo Marmi di Trabia con il suo brand PalumboLab (ovvero la declinazione aziendale all’interno del Laboratorio) la scacchiera ChessLab (di Lidia Cannella) rivisita l’illustre progetto di Josef Hartwig, caratterizzato per la stretta relazione tra forma e funzione dei pezzi (ovvero il movimento che essi seguono sulla scacchiera).
La materia costituente della scacchiera, dall’alto valore culturale, non è più il legno ma l’eco-sostenibile, in termini di durabilità, marmo (Bianco Sivec e Nero Konifera) con dimensioni e proporzioni conseguentemente rimodulate. Il livello di finitura, ottenuto con l’ausilio di un robot di ultima generazione durante il tradizionale processo di produzione è altissimo.
La scacchiera verrà presentata inoltre, a fine marzo, nella sede milanese della galleria Pantaleone e a fine maggio in una delle più prestigiose gallerie scandinave; verrà prodotta in limited edition (9 pezzi) e sarà acquistabile, corredata da un certificato di autenticità per ogni singolo pezzo numerato, solo all’interno delle tre gallerie.
Durante l’evento di Palermo, e sino a giovedì 12 febbraio, sarà possibile visionare presso la galleria gli altri quatto prototipi realizzati da PalumboLab, ovvero: il portariviste Frammento (di Salvatore Cerrito), ottenuto con sfridi di marmo assemblati per ridurre l’impronta ecologica; lo svuota-tasche Bambola (di Gloria Pavone), con morbido corpo in marmo bianco, che recupera il gioco antico della trottola; il set da scrivania Non-Finito (di Marina Tedesco), un insieme di fermacarte-portabiglietti e portapenne ispirato all’opera di Michelangelo, secondo il quale la scultura è l’arte «che si fa per forza di levare»; il portariviste Dissolvenza (di Alessia Spatola) che richiama l’effetto dato da un sasso gettato in acqua, e quindi l’immagine dei centri concentrici che si formano subito dopo attorno. L’acqua è rappresentata da un piano quadrato in marmo, il sasso che cade in essa è un vaso centrale che attraversa il piano e, infine, i cerchi concentrici sono degli intagli che servono ad accogliere le riviste.
All’interno delle tre gallerie verrà distribuito il secondo numero del free magazine “Sicilia InForma- notizie sul design insulare” dedicato al rapporto tra design e arte.
I tre eventi saranno magnificati dall’azienda Planeta che delizierà i palati dei partecipanti con la qualità eccelsa dei suoi vini.
Gli orari di apertura della galleria Pantaleone anche per i giorni successivi all’evento del 30 gennaio sono: dal martedì al venerdì 10:00-19:00, il sabato 10:00-18:00; chiusi domenica e lunedì. Telefono 091 332482.